Work in progress, visti 20 episodi su 110 della vecchia serie, non mi sta convincendo: non è tanto il disegno o l’animazione in linea col periodo (oddio, qualcosa di meglio si poteva fare pensando a Macross, ad esempio), il problema è che la trama è oltremodo lineare: tutto è stupidamente scontato, i due “eroi” Yang Wenli e von Lohengramm sono infallibili e perfetti, il loro carattere senza sfaccettature. Gli episodi sono strutturati in maniera identica: viene presentato un tema e tutto si risolve nella puntata in maniera scontata.
In ordine abbiamo:
- battaglie che vengono risolte sempre con vittorie schiaccianti di una delle due parti
- Tempi tecnici di ribellioni o eventi che dovrebbero occupare anni risolte con dissolvenze veloci: del tipo colpo di stato in un pianeta (P-I-A-N-E-T-A) risolto in pochissimo tempo
- Numeri sparati a caso (flotte di 20 mila unità distrutte, ma soprattutto costruite nel giro di pochissimo, milioni di morti / prigionieri)
- Movimenti nelle battaglie ridicoli, uso della tecnologia molto miope (le navi non vengono praticamente rilevate nello spazio così ci si trova in misteriose imboscate che sono ridicole, credo che nemmeno un bambino di 7-8 anni potrebbe ritenerlo plausibile)
- Fiere delle Banalità – personaggi (una pletora) piattissimi
- Deformazione dello spazio per renderlo “chiuso”
Confrontato con Macross / Robotech quasi contemporaneo il paragone è impietoso.
Vedrem. Cercherò di vederle “avanti veloce (>>) ” per vedere un po’ come sono gli episodi moderni.